giovedì 23 ottobre 2008

RIPRENDIAMOCI SARONNO

Per poter costruire un programma elettorale che si basi su tali valori ed una lista di cittadini che voglia candidarsi all’amministrazione della città dando concretezza a questi progetti, diamo appuntamento a tutti ogni mercoledì alle 21 presso la Cooperativa Casa del Partigiano in via Maestri del Lavoro a Saronno.

La sinistra della partecipazione e delle solidarietà contro la società della paura

Mercoledì 8 ottobre si è aperta la fase costituente per la nascita della Sinistra del Saronnese, un soggetto politico che si pone l’obiettivo di ricostruire dalle radici una cultura di sinistra per il governo delle nostre città.
Con coerenza e in continuità con i valori della sinistra, vogliamo ripartire dal lavoro ineludibile di una indagine profonda per conoscere l’impatto politico e sociale che le trasformazioni economiche hanno determinato nel tessuto urbano.


Saronno è divorata dal cemento, soffocata dallo smog, è un paese anestetizzato. La cultura politica predominante negli ultimi anni è riuscita ad accompagnare la città verso uno stato di torpore che ha coinvolto la vita sociale, politica e culturale. Una città escludente e pervasa dalla paura per il diverso da sé. Esistono però in città associazioni e movimenti che sono vivi e prolifici nonostante la maggioranza al governo. Per questo il nostro programma non può che essere radicalmente alternativo con l’attuale amministrazione: la città delle solidarietà contro la società della paura.


L’obiettivo guida quindi è quello della costruzione di una “altra città”:

  1. della democrazia attraverso un diverso ruolo del Consiglio Comunale che sia il vero luogo delle scelte di indirizzo politico e di controllo dell’attività amministrativa e non solamente il momento di ratifica dell’attività di Sindaco e Giunta e dove il ruolo dell’opposizione non sia di sola testimonianza;
  2. della partecipazione con un maggiore coinvolgimento dei cittadini, singolarmente considerati o attraverso forme associate, in cui produrre inclusione, percorsi condivisi e maggiore socialità, maggiori spazi di libertà, di aggregazione e di autogestione;
  3. che non abdichi al privato la gestione dei servizi essenziali e salvaguardi, insieme ai diritti sociali, quelli dei lavoratori;
  4. del lavoro per il recupero del ruolo attivo dell’amministrazione. Tale compito non può esaurirsi solo nell’intervento di supporto nella gestione delle crisi aziendali. Un costante monitoraggio della realtà produttiva cittadina e la creazione delle infrastrutture che possano attrarre lavoro di qualità per reggere la competizione sulla qualità e non sul prezzo o sull’annientamento dei diritti;
  5. dell’ambiente con l’attivazione di strumenti quali il piano del verde per la salvaguardia di tutte le aree libere ancora esistenti e loro estensione, la lotta all’inquinamento in tutte le sue forme, la rivoluzione della raccolta e dello smaltimento rifiuti, il piano per il risparmio energetico, l’applicazione dell’agenda 21;
  6. dell’attenzione sociale con tutti gli specifici progetti rivolti in particolare ai giovani e agli anziani, soggetti da considerare delle risorse e non dei problemi;
  7. del diritto alla casa, riconoscendo che il patrimonio edilizio esistente è già sufficiente a soddisfare i bisogni e che non serve altro consumo di territorio ma una lotta alla rendita immobiliare, il recupero del patrimonio pubblico e di quello degradato, la riqualificazione dell’intervento pubblico in favore delle categorie più deboli e dei giovani (affrancamento dalle abitazioni della famiglia). Per fare questo è indispensabile la realizzazione dell’Ufficio Casa, quale regista delle trasformazioni future;
  8. amica e sicura, attraverso la rivitalizzazione dei quartieri secondo una pianificazione pubblica e non secondo gli interessi dei poteri forti. Dobbiamo rimettere al centro le periferie urbane, sociali ed economiche e risolvere i bisogni ambientali, quelli del lavoro e della socialità;
  9. policentrica, costruendo luoghi di aggregazione sociale, luoghi ove i soggetti in carne ed ossa si incontrino, discutano, si conoscano, ritrovino identità e appartenenza;
  10. accogliente, dove ci siano diritti di cittadinanza per tutti, immigrati compresi con progetti per l’integrazione degli “stranieri”. Indispensabile sarà quindi la creazione dell’Ufficio Migranti;
  11. affidabile ed efficace nel rispondere ai bisogni di chi l’abita, con la riqualificazione del ruolo dell’Ente Locale e delle funzioni dell’Azienda Speciale in quanto importante tassello per fornire servizi essenziali;
  12. laica e rispettosa delle diversità religiose e culturali, viste come fonte di ricchezza e non di esclusione;
  13. che promuova la cultura e il diritto allo studio a partire da una politica di sostegno e potenziamento della scuola pubblica;
  14. che operi in raccordo con gli altri comuni del territorio considerando che è solo attraverso interventi integrati su tutto il territorio che si possono affrontare e risolvere i problemi del Saronnese.


Ritenendo che non ci si possa rassegnare a considerare la politica come puro esercizio amministrativo o come mediazione continua per mantenere gli equilibri “di potere”, intendiamo incidere sulle scelte amministrative al fine di modificarle per conferire alle istituzioni capacità organizzative decisionali svincolate dai “poteri forti” e non ispirate a separate tecniche “efficientiste” nel rispondere ai bisogni diffusi, che non trasformi i bisogni sociali in problemi di ordine pubblico, dato che siamo convinti che si possano coniugare efficacia ed efficienza, subordinando la seconda alla prima e non invertendo i rapporti fra “tecnica” e “politica” a danno del “sociale” e delle fasce più deboli della popolazione.

martedì 7 ottobre 2008

Costituzione della Sinistra del saronnese

Mercoledì 08 ottobre 2008 alle ore 21,00 presso la Coop Casa del Partigiano in Piazza Maestri del Lavoro (sopra alla CGIL) a Saronno, si apre la fase costituente per la nascita dela Sinistra del Saronnese.

E' un soggetto politico formato da soggetti e forze politiche di sinistra che si pone l'obbittivo di un radicale cambiamento del governo della nostra città e dei paesi della zona del saronnese.

Partecipate numerosi per rivendicare i valori della sinistra che sono stati bistrattati in questo decennio a danno dei ceti meno abienti che ne hanno pagato tutti i danni.