sabato 6 marzo 2010

BROGLIO DI STATO

Al Consiglio dei Ministri poco più di mezz’ora è bastato per mettere in piedi il “broglio di Stato”. Il CdM ha infatti approvato il ddl interpretativo della normativa elettorale per elezioni regionali, varando il decreto “broglio di Stato” per rimettere in corsa il listino di Roberto Formigoni in Lombardia e la lista provinciale del Pdl di Roma a sostegno di Renata Polverini.
Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri “sana” sia la situazione del Lazio sia la situazione della Lombardia. In tutto sarebbero tre articoli, di cui il primo conterrebbe 4 commi costituendo il cuore del provvedimento. E’ confermata la data delle elezioni per il 28 e 29 marzo. La norma che scioglie il nodo del Lazio prevede che i termini orari per la presentazione delle liste si intendono rispettati con ‘il comprovato ingresso nei locali del competente tribunale o Corte d’appello, entro l’orario previsto, dei delegati incaricati della presentazione delle liste’. Qualora, anche con l’orario di ingresso rispettato, per un motivo qualsiasi non fosse stata effettuata la consegna effettiva alla cancelleria delle liste e della relativa documentazione, questo può essere fatto ‘comunque entro 24 ore dalla scadenza del termine’.
La norma che sana il problema della lista Formigoni in Lombardia prevede che la veridicità delle firme e la loro autenticazione non sono inficiate dalla presenza di ‘irregolarità formali’ come la non leggibilità del timbro dell’autorità autenticante, o dei dati relativi alla sua qualifica o al luogo.
Un capolavoro di democrazia, dunque. Con un tocco di pennello finale: nella cui premessa si precisa, pure, che il provvedimento è volto ad assicurare l’esercizio dei diritti di elettorato attivo e passivo tutelati dalla Costituzione.
Un broglio di Stato, un’altra vergogna di questa Italia. Dove le regole non sembrano più contare o al massimo solo per qualcuno. Dove una lista viene esclusa e i rappresentanti della stessa lista, tradiscono un mandato dato dagli Italiani, cioè governare il Paese, per violentarlo, umiliarlo e cambiare, stravolgere, ricucirsi addosso le regole del gioco.
Ci sono cittadini che fanno la fila, pagano le multe, rispettano le regole e quando non lo fanno ne pagano le conseguenze. Ce ne sono altri che non solo non le rispettano, ma oltretutto le cambiano a proprio piacimento.
Per manifestare contro il decreto troviamoci in tanti oggi pomeriggio alle 16
a Saronno in Piazza Libertà al gazebo di Sinistra Saronnese e di tutto il
centro sinistra.

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