giovedì 23 ottobre 2008
RIPRENDIAMOCI SARONNO
La sinistra della partecipazione e delle solidarietà contro la società della paura
Con coerenza e in continuità con i valori della sinistra, vogliamo ripartire dal lavoro ineludibile di una indagine profonda per conoscere l’impatto politico e sociale che le trasformazioni economiche hanno determinato nel tessuto urbano.
Saronno è divorata dal cemento, soffocata dallo smog, è un paese anestetizzato. La cultura politica predominante negli ultimi anni è riuscita ad accompagnare la città verso uno stato di torpore che ha coinvolto la vita sociale, politica e culturale. Una città escludente e pervasa dalla paura per il diverso da sé. Esistono però in città associazioni e movimenti che sono vivi e prolifici nonostante la maggioranza al governo. Per questo il nostro programma non può che essere radicalmente alternativo con l’attuale amministrazione: la città delle solidarietà contro la società della paura.
L’obiettivo guida quindi è quello della costruzione di una “altra città”:
- della democrazia attraverso un diverso ruolo del Consiglio Comunale che sia il vero luogo delle scelte di indirizzo politico e di controllo dell’attività amministrativa e non solamente il momento di ratifica dell’attività di Sindaco e Giunta e dove il ruolo dell’opposizione non sia di sola testimonianza;
- della partecipazione con un maggiore coinvolgimento dei cittadini, singolarmente considerati o attraverso forme associate, in cui produrre inclusione, percorsi condivisi e maggiore socialità, maggiori spazi di libertà, di aggregazione e di autogestione;
- che non abdichi al privato la gestione dei servizi essenziali e salvaguardi, insieme ai diritti sociali, quelli dei lavoratori;
- del lavoro per il recupero del ruolo attivo dell’amministrazione. Tale compito non può esaurirsi solo nell’intervento di supporto nella gestione delle crisi aziendali. Un costante monitoraggio della realtà produttiva cittadina e la creazione delle infrastrutture che possano attrarre lavoro di qualità per reggere la competizione sulla qualità e non sul prezzo o sull’annientamento dei diritti;
- dell’ambiente con l’attivazione di strumenti quali il piano del verde per la salvaguardia di tutte le aree libere ancora esistenti e loro estensione, la lotta all’inquinamento in tutte le sue forme, la rivoluzione della raccolta e dello smaltimento rifiuti, il piano per il risparmio energetico, l’applicazione dell’agenda 21;
- dell’attenzione sociale con tutti gli specifici progetti rivolti in particolare ai giovani e agli anziani, soggetti da considerare delle risorse e non dei problemi;
- del diritto alla casa, riconoscendo che il patrimonio edilizio esistente è già sufficiente a soddisfare i bisogni e che non serve altro consumo di territorio ma una lotta alla rendita immobiliare, il recupero del patrimonio pubblico e di quello degradato, la riqualificazione dell’intervento pubblico in favore delle categorie più deboli e dei giovani (affrancamento dalle abitazioni della famiglia). Per fare questo è indispensabile la realizzazione dell’Ufficio Casa, quale regista delle trasformazioni future;
- amica e sicura, attraverso la rivitalizzazione dei quartieri secondo una pianificazione pubblica e non secondo gli interessi dei poteri forti. Dobbiamo rimettere al centro le periferie urbane, sociali ed economiche e risolvere i bisogni ambientali, quelli del lavoro e della socialità;
- policentrica, costruendo luoghi di aggregazione sociale, luoghi ove i soggetti in carne ed ossa si incontrino, discutano, si conoscano, ritrovino identità e appartenenza;
- accogliente, dove ci siano diritti di cittadinanza per tutti, immigrati compresi con progetti per l’integrazione degli “stranieri”. Indispensabile sarà quindi la creazione dell’Ufficio Migranti;
- affidabile ed efficace nel rispondere ai bisogni di chi l’abita, con la riqualificazione del ruolo dell’Ente Locale e delle funzioni dell’Azienda Speciale in quanto importante tassello per fornire servizi essenziali;
- laica e rispettosa delle diversità religiose e culturali, viste come fonte di ricchezza e non di esclusione;
- che promuova la cultura e il diritto allo studio a partire da una politica di sostegno e potenziamento della scuola pubblica;
- che operi in raccordo con gli altri comuni del territorio considerando che è solo attraverso interventi integrati su tutto il territorio che si possono affrontare e risolvere i problemi del Saronnese.
Ritenendo che non ci si possa rassegnare a considerare la politica come puro esercizio amministrativo o come mediazione continua per mantenere gli equilibri “di potere”, intendiamo incidere sulle scelte amministrative al fine di modificarle per conferire alle istituzioni capacità organizzative decisionali svincolate dai “poteri forti” e non ispirate a separate tecniche “efficientiste” nel rispondere ai bisogni diffusi, che non trasformi i bisogni sociali in problemi di ordine pubblico, dato che siamo convinti che si possano coniugare efficacia ed efficienza, subordinando la seconda alla prima e non invertendo i rapporti fra “tecnica” e “politica” a danno del “sociale” e delle fasce più deboli della popolazione.
martedì 7 ottobre 2008
Costituzione della Sinistra del saronnese
Mercoledì 08 ottobre 2008 alle ore 21,00 presso la Coop Casa del Partigiano in Piazza Maestri del Lavoro (sopra alla CGIL) a Saronno, si apre la fase costituente per la nascita dela Sinistra del Saronnese.
E' un soggetto politico formato da soggetti e forze politiche di sinistra che si pone l'obbittivo di un radicale cambiamento del governo della nostra città e dei paesi della zona del saronnese.
Partecipate numerosi per rivendicare i valori della sinistra che sono stati bistrattati in questo decennio a danno dei ceti meno abienti che ne hanno pagato tutti i danni.